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Linguaggio

Balbuzie

Cosa osservare

Se tuo figlio tende a ripetere la prima sillaba della parola o sembra voler iniziare a parlare, ma la parola “non esce”.

Cosa facciamo

  • Colloquio con i genitori: un primo incontro per identificare eventuali fattori di rischio per la balbuzie e avviare un percorso di counseling genitoriale.
  • Tre sedute di valutazione per esaminare in dettaglio le abilità linguistiche e la fluenza verbale del bambino, al fine di comprendere il quadro completo delle sue necessità (somministrazione di test, questionari e osservazione nel gioco)
  • Un colloquio di restituzione con i genitori, nel quale viene consegnata una relazione e vengono condivise delle strategie
  • Trattamento diretto o indiretto
    • Trattamento diretto: indicato per bambini in età scolare, si concentra inizialmente sull’educazione alla balbuzie, sulla desensibilizzazione, sull’attitudine comunicativa e sulle abilità della comunicazione. Solo in una fase successiva si introducono tecniche specifiche per favorire la fluenza verbale e ridurre gli episodi di disfluenza.
    • Trattamento indiretto: pensato per i bambini più piccoli, coinvolge attivamente i genitori per creare un ambiente comunicativo sereno e accogliente, favorendo la fluenza verbale.

 

 

Ritardo nel linguaggio

Cosa osservare

Se tuo figlio a 2 anni pronuncia solo poche parole (meno di 50) o a 2 anni e mezzo non utilizza verbi o associazioni di 2 parole.

Cosa facciamo

  • Colloquio con i genitori
  • Tre sedute di valutazione per esaminare in dettaglio le abilità linguistiche del bambino, al fine di comprendere il quadro completo delle sue necessità (somministrazione di test, questionari e osservazione nel gioco)
  • Un colloquio di restituzione con i genitori, nel quale viene consegnata una relazione e vengono condivise alcune strategie comunicative, oltre che proposto, se necessario, un percorso in studio.

Trattamento

Diretto: si svolge con il bambino e il genitore. Partendo dall’interesse del bambino, si lavora sull’arricchimento lessicale e frasale, seguendo le tappe fisiologiche dell’evoluzione del linguaggio. In presenza del genitore, il bambino si sente maggiormente rassicurato e il genitore può vedere quali sono le migliori strategie comunicative.

indiretto: viene svolto con i genitori al fine di renderli maggiormente consapevoli e competenti sulle migliori modalità comunicative da adottare con il loro bambino. Vengono effettuati dei monitoraggi con frequenza da definire a seconda della necessità. Ai controlli viene solitamente richiesta la presenza del bambino.

 

Difficoltà di linguaggio

Cosa osservare

Se il bambino non produce correttamente le parole oppure le frasi.

Cosa facciamo

  • Colloquio con i genitori, talvolta anche con il bambino
  • Tre sedute di valutazione per esaminare in dettaglio le abilità linguistiche del bambino, al fine di comprendere il quadro completo delle sue necessità (somministrazione di test, questionari e osservazione nel gioco)
  • Un colloquio di restituzione con i genitori, nel quale viene consegnata una relazione e vengono condivisi gli obiettivi di trattamento

Il trattamento è solitamente diretto, con il bambino, con una frequenza monosettimanale o bisettimanale. Vengono coinvolti i genitori e le insegnanti che hanno il compito di supportare il lavoro in studio, ripeterlo durante la settimana al fine di favorire un apprendimento stabile e generalizzato, garantendo tempi di recupero migliori.

Disturbo di linguaggio

Cosa osservare

Se il bambino acquisisce lentamente parole e frasi, sembra far fatica a comprendere.

Quali sono i segnali?

  • Fatica a comprendere istruzioni date solo a voce
  • Imita molto i compagni per eseguire una consegna
  • non produce parole complete e corrette o non mette articoli, preposizioni, pronomi
  • evolve lentamente
  • fatica a raccontare, gli eventi raccontati sono caotici
  • sembra che non gli vengano in mente le parole e si interrompe spesso perché non riesce a proseguire con il racconto

Cosa facciamo

  • Colloquio con i genitori, talvolta anche con il bambino
  • Tre sedute di valutazione per esaminare in dettaglio le abilità linguistiche del bambino, al fine di comprendere il quadro completo delle sue necessità (somministrazione di test, questionari e osservazione nel gioco)
  • Un colloquio di restituzione con i genitori, nel quale viene consegnata una relazione e vengono condivisi gli obiettivi di trattamento

Il trattamento è solitamente diretto, con il bambino, con una frequenza monosettimanale o bisettimanale. Vengono coinvolti i genitori e le insegnanti che hanno il compito di supportare il lavoro in studio, ripeterlo durante la settimana al fine di favorire un apprendimento stabile e generalizzato, garantendo tempi di recupero migliori.

TECNICHE SPECIFICHE:

quando le difficoltà di linguaggio rientrano dei disordini motori dello speech, in particolare nei casi di DISPRASSIA VERBALE, viene effettuata una terapia utilizzando la TECNICA PROMTP (vedi approfondimento)