Autismo
Autismo
Cosa osservare
Mio figlio non mi guarda neanche quando lo chiamo, non parla, non cerca gli altri bambini.
Cosa facciamo
- Un colloquio con i genitori
- 2-3 incontri di valutazione (con somministrazione di test e osservazione clinica nel gioco non strutturato) alla presenza di uno o più professionisti del centro
- Un colloquio di restituzione, nel quale viene consegnata una relazione e fornite indicazioni sui percorsi più indicati per il bambino
Trattamento:
- Diretto con il bambino: percorsi individuali di trattamento neuromotorio o logopedico o tecniche comportamentali
- Indiretto: mediante il confronto contante con i caregiver e la scuola, per favorire la generalizzazione delle conoscenze e la stabilizzazione delle competenze.
E SE MIO FIGLIO HA GIA’ UNA DIAGNOSI DI AUTISMO?
Cosa facciamo
Ogni bambino con diagnosi di autismo ha esigenze diverse ed è fondamentale un’analisi approfondita effettuata da un team di professionisti specializzati al fine da porre in essere gli interventi prioritari in tempi molto brevi, con un costante scambio con i genitori e la scuola.
L’equipe riceve la diagnosi dai genitori ed effettua un primo colloquio, viene fatto un incontro osservativo del bambino, a seguito del quale l’equipe presenta ai genitori un piano di intervento personalizzato, che viene costantemente monitorato e modificato, se necessario o opportuno.
Presso il centro è possibile effettuare:
– la Terapia mediata dai genitori, il professionista guida il genitore nell’osservazione del comportamento del bambino e nell’analisi dei suoi punti di forza e debolezza, individuando le modalità più efficaci per favorire la comunicazione e stimolare le sue abilità
– Terapia comportamentale ABA, un approccio che si basa sull’analisi del comportamento del bambino e che mira a ridurre i comportamenti problematici e favorire quelli adattivi. Lo studio sistematico degli stimoli ambientali che innescano le risposte del bambino e dei rinforzi ad esse, la rende un approccio rigoroso e convalidato dalle ricerche scientifiche
– Bilancio senso-motorio, valutazione della reattività sensoriale e integrazione multisensoriale. Anomalie sensomotorie compromettono l’abilità di orientare l’attenzione e adeguare le proprie risposte all’ambiente.
– Terapia psicomotoria, valutazione delle abilità relazioni e di gioco. Stimolazione delle stesse in contesto ludico e, se possibile, di coppia o piccolo gruppo.
– Logopedia: valutazione della comprensione verbale, dei prerequisiti alla comunicazione e delle abilità comunicative non verbali e verbali già presenti. Sostenere la comprensione verbale e i prerequisiti alla comunicazione. Individuazione delle modalità comunicative più funzionali al bambino.
– Parent training: percorso informativo e di supporto rivolto ai soli genitori, finalizzato a migliorare il benessere emotivo della coppia e ad accompagnarla nella ricerca di un nuovo equilibrio.